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Voci dal silenzio

Introduction

Mi sono dedicato  a vedere il film “voci dal silenzio” che alcuni a lipari forse avranno visto prima del periodo della quarantena.

Ascolto questi eremiti e i loro pensieri e scopro che condividono tanta saggezza con l’aiuto di questi ho scritto questo articolo.

Index

  • Introduzione
  • Parole di eremiti
  • Ansia
  • Fuggiamo
  • Chi sei?
  • In famiglia

Entrare in relazione

  • Il dopo

Un psichiatra a Roma disse tempo fa che per coloro che sono autistici questo periodo di stare a casa non ha cambiato nulla nella loro vita.

Molti vivono questo periodo come un periodo di prigionia

Scopro che questi eremiti ci possono insegnare come vivere questa “prigionia”.

 

Quei nostri amici eremiti che vivono lontani “dal mondo”, stanno come sempre sono stati. Per loro non è cambiato nulla.

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Parole di eremiti

Ecco alcune frasi degli eremiti che hanno condiviso pensieri nel film “voci dal silenzio”:

  • l’eremita si spoglia di tutte le cose che non sono essenziali alla sua vita.

 sulla solitudine

  • Distinguere solitudine  e isolamento
  • la solitudine, un momento  per misurare il rapporto con il creato
  • si rischia di essere un uomo creato dagli altri, infine infelice
  • vigilare sulla natura dei pensieri

Sulla natura

  • Una relazione nuova con quello che ci circonda
  • il vivere nella natura, nostra madre
  • essere e lasciar essere
  • Prigionia nei propri orizzonti
  • viaggio dall’esteriorità all’interiorità

Sul silenzio

  • Bisogno di tempi, luoghi e silenzio per ricompormi
  • il silenzio è lo scrigno dove è deposta la parola a cui dobbiamo dare valore
  • la mente non accetta il silenzio.

Questi hanno partecipato:

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Ansia

Un mio amico psicologo, mi disse tempo fa che se fuggi l’ansia, l’ansia ti rincorre. Lo devi invece affrontare l’ansia.

 

Gli esperti di neurologia cognitiva dicono che i segnali di allarme che sentiamo come ansia e batticuore partono dall’amigdala,  Noi umani siamo animali da branco e nel branco ci sentiamo sicuri, protetti. Se all’improvviso ci ritroviamo soli, l’amigdala del nostro sistema limbico è programmato a segnalarci  pericolo e lo avvertiamo come ansia e batticuore. <L’istinto è di  fuggire e ricorrere al riparo. Dobbiamo riprogrammare la nostra amigdala con la respirazione e ripetutamente dirci “Stai tranquillo, non è pericoloso stare da solo e rinchiusi.”

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Fuggiamo

Scopriamo magari ora in questo isolamento forzato chi siamo e che fuggiamo in molti modi magari non essendone coscienti.

  • Alcuni accendono la televisione che da una illusione di non essere soli,
  • altri si sentono meno soli se sii mettono l’auricolare per  ascoltare radio o musica.
  • Altri ancora se ne vanno al paese, al supermercato o fanno un giro in macchina.
  • molti si mettono a giocare con il computer o socializzare online.

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Chi sei?

Questa è una domanda difficile. Ora nel nostro “eremo”, è il momento migliore per dedicarsi a questa domanda.

Quali sono i tuoi pregi e difetti? Se conosci i tuoi pregi non hai bisogno di drammatizzare e ingrandire i tuoi difetti.

  •  Sei uno che grida spesso?
  • Sei uno che si arrabbia spesso?
  • Sei uno che fa il trombone?
  • Sei un che spesso ricorre alle bugie?
  • Sei timido e non riesci a esprimerti?

Io qui parlo di difetti a cui magari puoi rimediare da solo. Per altri hai magari bisogno di parlare con uno psicologo.

Riconoscere i difetti

Se riconosci i tuoi difetti, hai la possibilità di rimediare a questi e crescere, fare un passo avanti nella vita.

Accettare i difetti

Per trovare soluzioni ai nostri difetti, dobbiamo prima di tutto trovare pace nella nostra anima.

Nessuno è perfetto. Abbiamo tutti i nostri piccoli e grandi  difetti. Per affrontare questi è importante prima di tutto accettarli, dicendosi per esempio:

“Io ho questi difetti ma non sono solo ad averli. Non ho bisogno di vergognarmi di questi. Faccio il meglio possibile.”.

Devi farti amico con te stesso. Solo allora hai la possibilità di trovare rimedio.

trovare rimedio

  • Hai veramente bisogno di agire così
  • Hai provato altri modi di fare?
  • Non è che nascondi una timidezza dietro un sipario di falsa sicurezza?
  • O nascondi che non sei abbastanza sicuro di quello che dici?

Visto il danno economico che molti di noi sentiremo nel dopo corona, abbiamo una occasione per trovare rimedio. Come possiamo prevenire futuri eventi simili?

In famiglia

Se invece vivi questa prigionia  in famiglia hai magari altre possibilità. Se la tua  relazione ora viene messa a prova, questo è il momento di fare progresso nella tua relazione e renderla più forte. Sai essere umile? Non imporre la tua volontà in famiglia ma ascolta invece. Loro, piccoli o grandi, magari ti possono insegnare qualcosa. Puoi contribuire tu cambiando qualcosa in te stesso?

Entrare in relazione

Per poter amare il prossimo devi prima di tutto amare te stesso. Questo lo abbiamo forse sentito tante volte.

Ho sentito che Ci sono molti qui nel sud che si sposano per trovare una sistemazione.  Una monaca tibetana Tenzin Palmo Jetsunma disse nel 2008  “Se entri in una relazione e speri di realizzare te stesso con l’aiuto del tuo prossimo, quella relazione forse non durerà.<

Il dopo

Magari usciamo da questa prigionia e scopriamo di essere più bravi nel dialogare con il prossimo, scopriamo di essere più forti e non abbiamo più bisogno di fare i tromboni o imporre la nostra volontà, gridando e minacciando.

Scopriamo magari che non abbiamo più bisogno di correre, di fuggire.

Scopriamo magari che siamo diventati più indipendenti e umili.

Scopriamo magari che ci sono altre strade da intraprendere invece di lamentarsi e arrabbiarsi.

Scopriamo che dobbiamo aiutare chi ora si trova senza lavoro, senza mezzi, chi ha perso tutto.

 

 

 

 

 

 

Il mio sogno per Lipari

 

Sono venuto a Lipari la prima volta quando avevo 13 anni, nel 1966. Venivamo a Lipari con la nave Lipari (foto sopra) e abitavamo al hotel Rocce Azurre della famiglia del Bono, dove ho fatto le mie prime immersioni e scoperte.

Mia madre come diversi amici, Sergiu Celibidache e Hunziger, amava Lipari e per questo hanno comprato un rudere nel 1967 da una famiglia  (Cristò) emigrata per andare a vivere a Sydney.
Mia madre è poi venuta da Torino nel 1975 per vivere quì permanentemente e è poi morta quì nel 1998.

Io ho seguito mia madre e mi sono trasferito quì 2018 dopo la mia pensione.

Lipari era nel sessanta, un paradiso dove c’erano poche macchine e i trasporti si facevano con gli asini, i tricicli Motoguzzi o i scooter (nella foto a destra, Io sulla mia Lambretta in via Umberto Primo  nel1969). La nostra casa è stata ricostruita portando su tutto il materiale con gli asini. Allora non era ancora arrivata l’invasione della plastica.

Non possiamo ritornare indietro nel tempo. Magari non lo vogliamo nemmeno. Ma almeno possiamo ricreare un poco di quel benessere che c’era allora.

Il mio sogno è di ricreare un poco di quel paradiso che una volta Lipari era. Un paradiso per gli isolani e per chi ci viene a soggiornare. 

  1. Una Lipari senza discariche lungo i sentieri e intorno ai bidoni.
  2. Una Lipari con marciapiedi dove i genitori possono portare i loro piccoli in passeggino.
  3. Una Lipari dove le strade sono viabili anche per ciclisti, senza buche e tanti dislivelli.
  4. Una Lipari con meno macchine.
  5. Una Lipari con autisti che rispettano la velocità  e la sicurezza del prossimo, pedone, ciclista  e  chi si sposta in scooter.
  6. Una Lipari con sentieriliberi da rovi e spina di Cristo.
  7. Il mio ultimo sogno è che Lipari diventi un buon esempio per altre isole nel Mediterraneo
     un ‘isola che abbia anche un turismo invernale per chi fugge il freddo e il buio del nord, per fare  treekking,
    un ‘isola per gli europei del nord Europa che vogliono vivere la pensione quì.

I Liparoti hanno tanta forza, volontà e motivazione. In Sicilia salendo su a Novara di Sicilia, la strada è perfetta e si vedono ciclisti allenarsi con le loro bici da corsa. A Salina sono riusciti a ricreare una isola plastic-free.

 

Il mio sogno per Lipari

 

Sono venuto a Lipari la prima volta quando avevo 13 anni, nel 1966. Venivamo a Lipari con la nave Lipari (foto sopra) e abitavamo al hotel Rocce Azurre della famiglia del Bono, dove ho fatto le mie prime immersioni e scoperte.

Mia madre come diversi amici, Sergiu Celibidache e Hunziger, amava Lipari e per questo hanno comprato un rudere nel 1967 da una famiglia  (Cristò) emigrata per andare a vivere a Sydney.
Mia madre è poi venuta da Torino nel 1975 per vivere quì permanentemente e è poi morta quì nel 1998.

Io ho seguito mia madre e mi sono trasferito quì 2018 dopo la mia pensione.

Lipari era nel sessanta, un paradiso dove c’erano poche macchine e i trasporti si facevano con gli asini, i tricicli Motoguzzi o i scooter (nella foto a destra, Io sulla mia Lambretta in via Umberto Primo  nel1969). La nostra casa è stata ricostruita portando su tutto il materiale con gli asini. Allora non era ancora arrivata l’invasione della plastica.

Non possiamo ritornare indietro nel tempo. Magari non lo vogliamo nemmeno. Ma almeno possiamo ricreare un poco di quel benessere che c’era allora.

Il mio sogno è di ricreare un poco di quel paradiso che una volta Lipari era. Un paradiso per gli isolani e per chi ci viene a soggiornare. 

  1. Una Lipari senza discariche lungo i sentieri e intorno ai bidoni.
  2. Una Lipari con marciapiedi dove i genitori possono portare i loro piccoli in passeggino.
  3. Una Lipari dove le strade sono viabili anche per ciclisti, senza buche e tanti dislivelli.
  4. Una Lipari con meno macchine.
  5. Una Lipari con autisti che rispettano la velocità  e la sicurezza del prossimo, pedone, ciclista  e  chi si sposta in scooter.
  6. Una Lipari con sentieriliberi da rovi e spina di Cristo.
  7. Il mio ultimo sogno è che Lipari diventi un buon esempio per altre isole nel Mediterraneo
     un ‘isola che abbia anche un turismo invernale per chi fugge il freddo e il buio del nord, per fare  treekking,
    un ‘isola per gli europei del nord Europa che vogliono vivere la pensione quì.

I Liparoti hanno tanta forza, volontà e motivazione. In Sicilia salendo su a Novara di Sicilia, la strada è perfetta e si vedono ciclisti allenarsi con le loro bici da corsa. A Salina sono riusciti a ricreare una isola plastic-free.

 

Il mio sogno per Lipari

 

Sono venuto a Lipari la prima volta quando avevo 13 anni, nel 1966. Venivamo a Lipari con la nave Lipari (foto sopra) e abitavamo al hotel Rocce Azurre della famiglia del Bono, dove ho fatto le mie prime immersioni e scoperte.

Mia madre come diversi amici, Sergiu Celibidache e Hunziger, amava Lipari e per questo hanno comprato un rudere nel 1967 da una famiglia  (Cristò) emigrata per andare a vivere a Sydney.
Mia madre è poi venuta da Torino nel 1975 per vivere quì permanentemente e è poi morta quì nel 1998.

Io ho seguito mia madre e mi sono trasferito quì 2018 dopo la mia pensione.

Lipari era nel sessanta, un paradiso dove c’erano poche macchine e i trasporti si facevano con gli asini, i tricicli Motoguzzi o i scooter (nella foto a destra, Io sulla mia Lambretta in via Umberto Primo  nel1969). La nostra casa è stata ricostruita portando su tutto il materiale con gli asini. Allora non era ancora arrivata l’invasione della plastica.

Non possiamo ritornare indietro nel tempo. Magari non lo vogliamo nemmeno. Ma almeno possiamo ricreare un poco di quel benessere che c’era allora.

Il mio sogno è di ricreare un poco di quel paradiso che una volta Lipari era. Un paradiso per gli isolani e per chi ci viene a soggiornare. 

  1. Una Lipari senza discariche lungo i sentieri e intorno ai bidoni.
  2. Una Lipari con marciapiedi dove i genitori possono portare i loro piccoli in passeggino.
  3. Una Lipari dove le strade sono viabili anche per ciclisti, senza buche e tanti dislivelli.
  4. Una Lipari con meno macchine.
  5. Una Lipari con autisti che rispettano la velocità  e la sicurezza del prossimo, pedone, ciclista  e  chi si sposta in scooter.
  6. Una Lipari con sentieriliberi da rovi e spina di Cristo.
  7. Il mio ultimo sogno è che Lipari diventi un buon esempio per altre isole nel Mediterraneo
     un ‘isola che abbia anche un turismo invernale per chi fugge il freddo e il buio del nord, per fare  treekking,
    un ‘isola per gli europei del nord Europa che vogliono vivere la pensione quì.

I Liparoti hanno tanta forza, volontà e motivazione. In Sicilia salendo su a Novara di Sicilia, la strada è perfetta e si vedono ciclisti allenarsi con le loro bici da corsa. A Salina sono riusciti a ricreare una isola plastic-free.

 

Il carnevale a Lipari

Nonostante abbia frequentato Lipari ormai 54 anni (dal 1965), non ho mai visto il carnevale di Lipari. A causa del mio lavoro come insegnante sono potuto venire a Lipari solo durante le vacanze estive e invernali. L’unica volta che sono stato qui in primavera, questo era forse nel 1978, ero a Stromboli in Marzo. 

A Lipari ci sono molti volontari che aiutano a organizzare feste come per esempio quelli di San Bartolo con i suoi fuochi d’artificio, altri aiutano con il ripulire le spiagge con MMS (magazzino di mutuo soccorso).

Oggi ho scoperto che molti aiutano a realizzare il carnevale qui sull’isola. Dedico questa pagina a loro. Qui una foto nel tendone dove alcuni volontari si dedicano agli ultimi ritocchi su uno dei carri.

Ho caricato sul mio canale youtube il video fatto la sera sul corso.

Fare bene al creato

Introduzione

Mi è piaciuto questo articolo del 27 febbraio sull’Osservatore romano.

Indice

  • Introduzione
  • L’uomo non é padrone del creato
  • Sottomettere gli animali

 

http://www.osservatoreromano.va/vaticanresources/pdf/QUO_2019_048_2702.pdf

Ecco il testo  dell’articolo:

Il peccato «porta l’uomo a ritenersi dio del creato, a sentirsene il padrone assoluto e a usarlo non per il fine voluto dal Creatore, ma per il proprio interesse, a scapito delle creature e degli altri». Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2019, incentrato su un passo della lettera ai Romani: «L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli
di Dio» (8, 19). La riflessione del Pontefice parte dalla constatazione che «se l’uomo vive da figlio di Dio, se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo e sa riconoscere e mettere in pratica la legge di Dio» egli «fa del bene anche al creato,
cooperando alla sua redenzione». Quando infatti «la carità di Cristo
trasfigura la vita dei santi», questi «danno lode a Dio e, con la pre-
ghiera, la contemplazione, l’arte coinvolgono in questo anche le creature», come dimostra eloquentemente il Cantico di frate sole di san Francesco d’Assisi. Se questo è vero, è altrettanto evidente che «l’armonia generata dalla redenzione è ancora e sempre minac-
ciata dalla forza negativa del peccato e della morte». Quando infatti, scrive Francesco, «non viviamo da figli di Dio, mettiamo spesso in atto comportamenti distruttivi verso il prossimo e le altre creature  ma anche verso noi stessi — ritenendo, più o meno consapevolmente, di poterne fare uso a nostro piacimento». Que-
sto conduce «a uno stile di vita che vìola i limiti che la nostra condizione umana e la natura ci chiedono di rispettare». E così si finisce per interrompere «la comunione con Dio, con gli altri e con il creato».

Nel momento in cui «viene abbandonata la legge di Dio», si affer-
ma «la legge del più forte sul più debole». È allora che il peccato —
sotto forma di «avidità, brama per uno smodato benessere,  isinteresse per il bene degli altri e spesso anche per il proprio» — porta allo «sfruttamento del creato, persone e ambiente, secondo quella cupidigia insaziabile che ritiene ogni desiderio un diritto e che prima o poi finirà per distruggere anche chi ne è dominato». Per questo, prosegue il Papa, «il creato ha la necessità impellente che
si rivelino i figli di Dio, coloro che sono diventati “nuova creazione”».
E la Quaresima diventa così «segno sacramentale» di una conversione che «chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina».

Sottomettere gli animali

Questo articolo mette a mio avviso, luce su quanto sta scritto in Genesis 1:28  in inglese dice:

28 God blessed them, saying to them, ‘Be fruitful, multiply, fill the earth and subdue it. Be masters of the fish of the sea, the birds of heaven and all the living creatures that move on earth.’

Questo verso si puó anche leggere nell ‘originale in ebreo in Biblehub.

In italiano “subdue” é tradotto come soggiogare che é definito come “Sottomettere con la forza al proprio dominio”.

Soggiogare  viene d “mettere sotto il giogo” dove il giogo é uno strumento si legno che veniva messa sul collo dei buoi.

(Foto: Wiki)

I testimoni di Geová traducono il verbo soggiogare come “controllare” che effettivamente suona meno negativo del verbo “soggiogare”.

Mi chiedo come il versetto nella genesi possa essere stata interpretata da altri.  Da come molti umani trattano gli animali, mi sembra che il verso della genesi sia piuttosto stata tradotta come un permesso di fare qualsiasi cosa con gli animali.

 

Lipari era un paradiso di isola

Un paradiso di isola che molti liparoti non sanno più amare: 

  • sporcandola con rifiuti per strade e in natura e
  • su sentieri
  • buttando umido nell’indifferenziata invece di riciclarla, nutrendo insetti, topi e gabbiani.
  • rendendo difficile e a volte pericolosa la vita dei turisti che la vogliono visitare:
    • con sentieri non puliti da rovi eSpina di Cisto
    • con mancanza di marciapiedi o marciapiedi impraticabili (stretti o con macchine parcheggiate sopra) per chi ama camminare o fare jogging.
    • con strade piene di buche per chi vuole fare un giro in moto o bicicletta.
    • con gosse difficoltà di parcheggio sulle strade dei paesi per chi viene da altri paesi e vuole fermarsi a visitare negozio o ristorante.
    • con viabilità scarsa a causa di isolani che bloccano il traffico parcheggiando male

Ma sono contento che diversi cittadini di Lipari via mms (Magazzino di Mutuo Soccorso) hanno adottato  spiagge di Marina Lunga, Canneto e altre, tenendole pulite e recuperando plastica.

Spero che questo succeda anche nell’entroterra che offre opportunità di spettacolari trekking con per esempio i Greens o Nesos

Ho adottato la Valle Santa Lucia portando via plastica e mettendo questi nei bidoni della plastica. Tengo anche ordine intorno a bidoni vicino a casa.

Guardate questo video girato a Kigali in Rwanda. Posso scommettere che non vedrete  rifiuti lungo  le strade e sui marciapiedi. Un amico non ci poteva credere e  ha pensato che era un fake o girato in una zona di lusso.

I nostri turisti devono poter mostrare nei loro paesi film incensurati di una isola ben curata e pulita.

I turisti che vengono a Lipari devono poter filmare una bella Lipari con ordine intorno ai bidoni, marciapiedi puliti e una natura bencurata e priva di rifiuti. Un paradiso di Lipari curata dai suoi cittadini.

 

Teniamo Lipari pulita

Se i nostri figli sporcano è il dovere di noi adulti pulire. Cosi dobbiano noi adulti agire se altri adulti si comportano in modo immaturo.

Mi é piaciuta la storia del ragazzo napoletano disoccupato che a Roma aiuta a tenere le strade e i parchi puliti.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/11_febbraio_9/spazzino-napoletano-a-roma-181428111222.shtml

Anni fa vidi un uomo pulire alla fontanella in valle santa Lucia. Qualcosa stava cambiando.

Qualcuno ha scritto sotto su uno dei cassonetti:

Valle S Lucia is a nice neighbourhood to live in. It is quiet and clean. There is  no garbage around like in other areas of Lipari.”

Cosi vorrei che i turisti che abitano in Valle S Lucia, raccontino ai loro amici.

“Valle S Lucia è una bella zona dove abitare. E’ tranquilla ed è pulita. Non ci sono rifiuti intorno come in altre zone di Lipari.”

Io tengo personalmente in ordine la zona riciclo  sotto casa. Se vedo cose fuori posto li metto nel cassonetto giusto. Mi porto plastica che trovo lungo la strada sotto casa e li butto nel cassonetto della plastica. Faccio il più possibile per tenere bella questa zona. Sono pensionato e ho tempo. E quindi aiuto i miei vicini che ancora  lavorano, sono stressati e non riescono a o vogliono riciclare.

Polistirolo.

Molti non sanno che il polistirolo va messo con la plastica.

Cartoni

Molti non appiattiscono i cartoni e riempiono il cassonetto della carta più del necessario.

Lattine

Ho saputo che al nord Italia mettono le lattine insieme col vetro. Cosi faccio per il momento.

Non vale la pensa di differenziare?

Qualcuno mi disse. Ma non  vale la pena che poi mischiano tutto. 

Un amico a Palermo disse la stessa cosa. Mi chiedevo se era una scusa per non riciclare. Ho  chiesto ai ragazzi che vengono a svuotare i cassonetti. Dicevano che non era vero. Un camioncino viene a prendere la carta, un’altro la plastica etc. Comunque sia se altri sbagliano non voglio sbagliare io.

Un altra iniziativa  che mi piace é la pulizia delle spiagge organizzate da magazzino di mutuo soccorso di Lipari.

https://www.facebook.com

Marevivo

MArw

evivo ha messo un apparecchio nella scuola media AS Lucia dove la gente può lasciare le bottiglie di plastica e ricevere buoni sconto. Strano che i negozi come per esempio Decò che vendono bevande in confezioni pet non partecipano danno buoni sconto.

Vedi https://marevivo.it/news/parte_emergensea_a_lipari_contro_l_inquinamento_marino-926/ 

10 centesimi per ogni bottiglia e verranno tutti riciclati.

Fai pagare 10 centesimi in più per ogni bottiglia di plastica o lattina . Poi le ripaghi al cliente che ritorna al negozio con le bottiglie. Con questo metodo non si vedranno più bottiglie di plastica e lattine in giro.Questo succede in Svezia da un pò di anni. 

Leggi di più su http://www.notiziarioeolie.it/video-e-video-interviste/12788-le-interviste-de-il-notiziario-lipari-operazione-spiaggia-pulita-ma-scoppia-la-polemica-per-cio-che-nel-demanio-e-vietato-e-invece-parla-il-paladino-dei-cannetari-livio-sciacchitano-il-punto-e-virgola-e-la-nota-della-giunta-giorgianni.html

 

Teniamo Lipari pulita

Se i nostri figli sporcano è il dovere di noi adulti pulire. Cosi dobbiano noi adulti agire se altri adulti si comportano in modo immaturo.

Mi é piaciuta la storia del ragazzo napoletano disoccupato che a Roma aiuta a tenere le strade e i parchi puliti.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/11_febbraio_9/spazzino-napoletano-a-roma-181428111222.shtml

Anni fa vidi un uomo pulire alla fontanella in valle santa Lucia. Qualcosa stava cambiando.

Qualcuno ha scritto sotto su uno dei cassonetti:

Valle S Lucia is a nice neighbourhood to live in. It is quiet and clean. There is  no garbage around like in other areas of Lipari.”

Cosi vorrei che i turisti che abitano in Valle S Lucia, raccontino ai loro amici.

“Valle S Lucia è una bella zona dove abitare. E’ tranquilla ed è pulita. Non ci sono rifiuti intorno come in altre zone di Lipari.”

Io tengo personalmente in ordine la zona riciclo  sotto casa. Se vedo cose fuori posto li metto nel cassonetto giusto. Mi porto plastica che trovo lungo la strada sotto casa e li butto nel cassonetto della plastica. Faccio il più possibile per tenere bella questa zona. Sono pensionato e ho tempo. E quindi aiuto i miei vicini che ancora  lavorano, sono stressati e non riescono a o vogliono riciclare.

Polistirolo.

Molti non sanno che il polistirolo va messo con la plastica.

Cartoni

Molti non appiattiscono i cartoni e riempiono il cassonetto della carta più del necessario.

Lattine

Ho saputo che al nord Italia mettono le lattine insieme col vetro. Cosi faccio per il momento.

Non vale la pensa di differenziare?

Qualcuno mi disse. Ma non  vale la pena che poi mischiano tutto. 

Un amico a Palermo disse la stessa cosa. Mi chiedevo se era una scusa per non riciclare. Ho  chiesto ai ragazzi che vengono a svuotare i cassonetti. Dicevano che non era vero. Un camioncino viene a prendere la carta, un’altro la plastica etc. Comunque sia se altri sbagliano non voglio sbagliare io.

Un altra iniziativa  che mi piace é la pulizia delle spiagge organizzate da magazzino di mutuo soccorso di Lipari.

https://www.facebook.com

Marevivo

MArw

evivo ha messo un apparecchio nella scuola media AS Lucia dove la gente può lasciare le bottiglie di plastica e ricevere buoni sconto. Strano che i negozi come per esempio Decò che vendono bevande in confezioni pet non partecipano danno buoni sconto.

Vedi https://marevivo.it/news/parte_emergensea_a_lipari_contro_l_inquinamento_marino-926/ 

10 centesimi per ogni bottiglia e verranno tutti riciclati.

Fai pagare 10 centesimi in più per ogni bottiglia di plastica o lattina . Poi le ripaghi al cliente che ritorna al negozio con le bottiglie. Con questo metodo non si vedranno più bottiglie di plastica e lattine in giro.Questo succede in Svezia da un pò di anni. 

Leggi di più su http://www.notiziarioeolie.it/video-e-video-interviste/12788-le-interviste-de-il-notiziario-lipari-operazione-spiaggia-pulita-ma-scoppia-la-polemica-per-cio-che-nel-demanio-e-vietato-e-invece-parla-il-paladino-dei-cannetari-livio-sciacchitano-il-punto-e-virgola-e-la-nota-della-giunta-giorgianni.html

 

Teniamo Lipari pulita

Se i nostri figli sporcano è il dovere di noi adulti pulire. Cosi dobbiano noi adulti agire se altri adulti si comportano in modo immaturo.

Mi é piaciuta la storia del ragazzo napoletano disoccupato che a Roma aiuta a tenere le strade e i parchi puliti.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/11_febbraio_9/spazzino-napoletano-a-roma-181428111222.shtml

Anni fa vidi un uomo pulire alla fontanella in valle santa Lucia. Qualcosa stava cambiando.

Qualcuno ha scritto sotto su uno dei cassonetti:

Valle S Lucia is a nice neighbourhood to live in. It is quiet and clean. There is  no garbage around like in other areas of Lipari.”

Cosi vorrei che i turisti che abitano in Valle S Lucia, raccontino ai loro amici.

“Valle S Lucia è una bella zona dove abitare. E’ tranquilla ed è pulita. Non ci sono rifiuti intorno come in altre zone di Lipari.”

Io tengo personalmente in ordine la zona riciclo  sotto casa. Se vedo cose fuori posto li metto nel cassonetto giusto. Mi porto plastica che trovo lungo la strada sotto casa e li butto nel cassonetto della plastica. Faccio il più possibile per tenere bella questa zona. Sono pensionato e ho tempo. E quindi aiuto i miei vicini che ancora  lavorano, sono stressati e non riescono a o vogliono riciclare.

Polistirolo.

Molti non sanno che il polistirolo va messo con la plastica.

Cartoni

Molti non appiattiscono i cartoni e riempiono il cassonetto della carta più del necessario.

Lattine

Ho saputo che al nord Italia mettono le lattine insieme col vetro. Cosi faccio per il momento.

Non vale la pensa di differenziare?

Qualcuno mi disse. Ma non  vale la pena che poi mischiano tutto. 

Un amico a Palermo disse la stessa cosa. Mi chiedevo se era una scusa per non riciclare. Ho  chiesto ai ragazzi che vengono a svuotare i cassonetti. Dicevano che non era vero. Un camioncino viene a prendere la carta, un’altro la plastica etc. Comunque sia se altri sbagliano non voglio sbagliare io.

Un altra iniziativa  che mi piace é la pulizia delle spiagge organizzate da magazzino di mutuo soccorso di Lipari.

https://www.facebook.com

Marevivo

MArw

evivo ha messo un apparecchio nella scuola media AS Lucia dove la gente può lasciare le bottiglie di plastica e ricevere buoni sconto. Strano che i negozi come per esempio Decò che vendono bevande in confezioni pet non partecipano danno buoni sconto.

Vedi https://marevivo.it/news/parte_emergensea_a_lipari_contro_l_inquinamento_marino-926/ 

10 centesimi per ogni bottiglia e verranno tutti riciclati.

Fai pagare 10 centesimi in più per ogni bottiglia di plastica o lattina . Poi le ripaghi al cliente che ritorna al negozio con le bottiglie. Con questo metodo non si vedranno più bottiglie di plastica e lattine in giro.Questo succede in Svezia da un pò di anni. 

Leggi di più su http://www.notiziarioeolie.it/video-e-video-interviste/12788-le-interviste-de-il-notiziario-lipari-operazione-spiaggia-pulita-ma-scoppia-la-polemica-per-cio-che-nel-demanio-e-vietato-e-invece-parla-il-paladino-dei-cannetari-livio-sciacchitano-il-punto-e-virgola-e-la-nota-della-giunta-giorgianni.html